Cesare Casella: combattere le difficolta per uscirne più forti di prima.

Dopo un momento buio, dove le cose non girano nel verso giusto e dove è l’incertezza a regnare, dovrà seguire una rinascita, una nuova vita che ci vedrà più forti e consapevoli. Ora l’importante è non mollare, rimanere concentrati e motivati senza farsi prendere dal panico e dalla delusione, dando assoluta priorità alla salute degli atleti. Questo è il punto di vista di Cesare Casella, tecnico dell’Imolanuoto e di atleti di punta della della nazionale italiana come Fabio Scozzoli, Martina Carraro e Alessia Polieri solo per nominarne alcuni.

È una situazione nella quale non avrei mai pensato di trovarmi, con molte criticità, timore per il contagio del virus, piscine chiuse e un paese che viene messo in ginocchio sia dal punto di vista economico che sanitario. Penso che il mondo dello sport ne uscirà malandato ma anche più consapevole di cosa fare per risollevarsi. Dalle difficoltà possiamo uscirne più forti di prima come è già capitato altre volte e in altre forme! 

Scozzoli è un esempio lampante di come le difficoltà possano forgiare un carattere solido in colui che reagisce e non si arrende, proprio come fece lui a seguito del brutto infortunio al legamento crociato nel 2013 che lo tenne lontano dalle competizioni per molto tempo. Per un’atleta di élite uno stop forzato nel mezzo della stagione può essere compromettente, nel nuoto in particolare, in cui si ha a che fare con un ambiente diverso da quello terrestre è fondamentale mantenere sensibilità con l’acqua.

In questo momento gli impianti della nostra zona sono chiusi per cui stiamo cercando di trovare una soluzione per riprendere a nuotare. In questa situazione ho pensato come se avessimo finito un ciclo di preparazione e questo momento fosse il riposo dopo le gare principali. I miei ragazzi sono stati molto bravi e subito hanno cercato di mantenersi in forma con un po’ di preparazione atletica a corpo libero in casa. L’annullamento dei campionati è stato duro da digerire, fino all’ultimo si pensava lo svolgimento a porte chiuse. Ora non avendo obiettivi precisi non è possibile programmare, quindi la priorità va alla ripresa dell’atività in acqua per ristabilire sensibilità e tutte le qualità atletiche per farsi trovare pronti appena si avrà qualche data certa.

A rendere ancora più complessa la gestione della situazione è sicuramente l’avvicinarsi dei Giochi Olimpici. Nell’anno un cui l’attesa per Tokyo era quasi colmata ora i cinque cerchi sembrano più lontani che mai.

La speranza è che le Olimpiadi si disputino nella data stabilita poiché significherebbe che si rientri verso la normalità in breve tempo. Sento che i ragazzi hanno molta voglia di riprendere il loro percorso e allenarsi per i loro obiettivi dando il massimo ogni giorno.

Ph. ©A.Masini/Deepbluemedia

 

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