Barelli e la sua battaglia. Ristori, o lo sport si fermerà

Il Presidente Federnuoto Paolo Barelli non si da per vinto. Una battaglia senza tregua per richiamare attenzione verso il mondo dello sport, delle piscine in particolare. Una nuova posizione, un richiamo, un SOS, che il primo dirigente del nuoto italiano ed europeo rivolge al governo.
Alla vigilia dei Campionati Italiani Assoluti UnipolSAI di Riccione la preoccupazione è tanta ed il capolinea del settore è sempre più vicino.

Barelli è intervenuto a “La politica nel pallone” su Rai Gr Parlamento con un messaggio chiaro e diretto:

“Se non vengono messi a disposizione un paio di miliardi di euro per tenere in vita le società sportive che gestiscono gli impianti e per curare le ferite delle chiusure saranno veramente guai. Servono risorse per permettere alle società di pagare gli affitti, tenere in manutenzione le strutture come le piscine e pagare gli oneri come l’energia elettrica”

Non era un messaggio rivolto al nuovo sottosegretario Valentina Vezzali, che è evidentemente in fase di insediamento e da cui tutti si aspettano molto. Barelli ha rammentato un tema che ha evidenziato più volte: in Italia le piccole associazioni e società sportive si sostituiscono allo Stato nella formazione dell’individuo, attraverso l’attività motoria prima e quella sportiva poi. Ed infine per la preparazione degli atleti. Sono oltre settantamila sodalizi sportivi oggi a veder tremare quel poco di terra sotto i piedi. Senza ristori non ci sarà ritorno e si perderà quanto costruito fino ad oggi.

La notizia è stata lanciata dall’agenzia di stampa ITALPRESS

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Foto © Giorgio Scala Deepbluemedia

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