Tatjana Schoenmaker: la nuova punta di diamante della rana sudafricana

Il sito ufficiale del Comitato olimpico internazionale (CIO) Olympics.com accende i riflettori sulla ranista sudafricana Tatjana Schoenmaker. Di seguito una sintesi dell’intervista.

Cinque anni fa, Tatjana Schoenmaker non riusciva a trattenere le lacrime. Per un centesimo il suo sogno olimpico venne infranto. Mesi prima una Schoenmaker diciannovenne aveva segnato il tempo di qualificazione per i Giochi Olimpici di Rio 2016 nei 200m rana, ma aveva bisogno di farlo di nuovo alle prove sudafricane per assicurarsi il suo posto. Quella che doveva essere una formalità si è trasformata in una delusione così amara che ha portato alla quasi rinuncia al nuoto di uno dei giovani talenti del Sudafrica. La nuotatrice sudafricana ha pensato di rinunciare al nuoto, ma ha tenuto duro. Ha cambiato allenatore. E dopo aver conquistato numerosi record nazionali e continentali, doppi titoli ai giochi del Commonwealth e una medaglia d’argento mondiale. Ora è sull’apice della gloria olimpica.

È stata una dura battuta d’arresto. Ho davvero faticato a godermi il nuoto dopo. L’eccitazione era così reale. Tutti erano così felici per me, ma poi abbiamo scoperto che non ce l’avrei fatta. Ma ora mi sento felice. Rispetto a come ero come persona e a dove ero nella vita

Le prove olimpiche sudafricane del 2016 hanno segnato il secondo anno consecutivo nel quale le nuotatrici non sono riuscite a qualificarsi per un importante evento globale. L’ultima volta era stata nel 2013, quando il Sudafrica aveva ospitato i campionati del mondo. Motivo per cui Tatjana è emersa quest’anno come il volto del revival del nuoto femminile sudafricano. E sta forgiando un percorso simile alla sua connazionale Penny Heyns. Penny è stata una pioniera del suo tempo. Rimane tra le grandi come l’unica donna nella storia a vincere la medaglia d’oro sia nei 100m che nei 200m rana. Grazie alle sue gesta eroiche alle Olimpiadi di Atlanta del 1996. Infine la sua medaglia di bronzo ai successivi Giochi di Sidney 2000 è stata l’ultima medaglia ottenuta da una donna sudafricana.

Sebbene l’eredità di Heyns abbia fornito molti obiettivi da perseguire, il sogno di Tatjana di raggiungere ed esibirsi sul palcoscenico olimpico è stato invece innescato dallo spettacolo di Londra 2012. Quando Chad Le Clos ha sconvolto il grande Michael Phelps nella finale dei 200m farfalla aggiudicandosi la medaglia d’oro.

Tatjana ha evidenziato il suo potenziale quando ha corso per un doppio oro ai Giochi del Commonwealth della Gold Coast del 2018 stabilendo record nazionali e continentali per entrambe le distanze. Sta continuando nella sua scalata olimpica. Infatti ha nella prima giornata da gare ha messo a punto il record olimpico nei 100m rana. (1.04.82)

Leggi la notizia completa sulla pagina ufficiale delle Olimpiadi [ENG]

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