FINA: Mondiali a Gwangju un grande successo, ma…

A poche ore dalla chiusura della diciottesima edizione dei Campionati mondiali di Gwangju, si è tenuta la conferenza stampa finale per tirare le somme della rassegna iridata.

Le competizioni del nuoto in vasca hanno visto la partecipazione di 192 nazioni, la più alta mai registrata, e soprattutto sono stati battuti otto record del mondo. Un evento di grande successo, secondo quanto afferma la FINA.

“Impianti eccellenti, il villaggio degli atleti e dei media all’altezza degli standard. Gestione e organizzazione delle competizioni eccellente” ha dichiarato il Presidente Julio Maglione.

Una rassegna di tante luci, ma anche di ombre, sin dalla prima giornata, quando Mack Horton si è rifiutato di condividere il podio con Sun Yang, protagonista dello scandalo scoppiato una settimana prima dell’inizio delle gare. Il cinese è stato accusato di aver distrutto a martellate la provetta che conteneva il suo sangue, per evitare che venise testato. A settembre l’udienza del Tas. L’australiano, ammonito dalla FINA, è stato accolto al villaggio atleti tra gli applausi.

Due giorni un deja vu: anche il britannico Ducan Scott ha portato avanti la silenziosa protesta contro Sun. A differenza di Horton è salito sul podio, ma ha deciso di non posare durante le consuete foto di rito.  Non l’ha presa molto bene il Campione del mondo dei 200 e 400 che ha tuonato in mondovisione:“Io ho vinto e tu hai perso”. Entrambi gli atleti sono stati richiamati dalla FINA.

 

Il Direttore esecutivo della FINA, Cornel Marculescu non ha voluto dare ampio spazio alle note dolenti, ma ha preferito concentrarsi su quanto di bello ci ha regalato questa manifestazione: “Siamo qui per dimostrare il potere e il valore degli sport acquatici, per mostrare al mondo che abbiamo degli atleti meravigliosi. Avete visto crollare diversi record del mondo. Quello dei 200 farfalla apparteneva a Michael Phelps, vederlo polverizzato è stato un momento storico”.

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