Never give up

No, non cercarlo quel lavoro vero.
Non smettere di pensare che questo lo sia, non puoi mollare.
Ora, poi, con la riforma scritta, quando finalmente si può declinare la propria occupazione quale ‘lavoratore sportivo’ di cui al decreto legislativo n.36/21, non devi, non puoi mollare.
Lo sport ha rotto argini, ha condotto battaglie di integrazione, ha superato confini e bandiere da sempre: dalle Olimpiadi dell’antica Grecia, quando scattava la tregua olimpica per le guerre, a Charlotte, primo oro olimpico femminile individuale nel 1900, al pugno chiuso sul podio del 1968, al più recente inginocchiarsi durante l’inno o alla strepitosa invenzione della bandiera della Corea unita ai Giochi olimpici invernali di Pyeongchang. Non puoi mollare!
Lo sport, infatti, ha sempre camminato passi avanti rispetto alla società, precorrendo il disegno delle grandi svolte, manifestando le esigenze, le ansie, i tormenti delle generazioni prima ancora che fossero individuate soluzioni, poi codificate: non puoi mollare.
E per quanto si codifichi, si ingabbi in regole che vanno oltre il campo di gara, lo stadio, la vasca, lo sport ha sempre uno sprint in più, una definizione non data, un elemento di novità e per questo non puoi mollare.
Che sia faticoso non può negarsi: lo stesso Papa Francesco ha ricordato che ‘’la fatica è un peso che ti spezza. Se, però, nella fatica riesci a trovare un significato, allora il tuo giogo si fa più lieve. L’atleta è un po’ come il santo: conosce la fatica ma non gli pesa”, per cui non puoi mollare.
Il panorama italiano che oggi si intravede, ancora nel pieno della pandemia e con la riforma che cambierà il volto a molti aspetti della vita e dell’attività sportiva, ha contorni difficili da definire, carico com’è delle nubi dell’incertezza, della nebbia del dubbio, ma non puoi mollare.
La regola generale, prima di ogni altra regola sportiva, è quella che la gara va disputata, mai arrendersi prima di aver dato tutto: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze” giura l’Atleta Special Olympics*. Come lui, anche tu nei momenti di maggior scoramento, non devi, non puoi mollare!

Cristina Varano – Avvocato del Foro di Roma; esperto di giustizia sportiva; Procuratore Federale FIJLKAM/FIPE.

*Special Olympics è un programma internazionale di allenamenti e competizioni atletiche per persone con disabilità intellettiva. Special Olympics Italia è associazione benemerita riconosciuta dal CONI.

Ph. ©Pexels

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