Ungheria. Approvata la "Legge Milak" sul vitalizio agli allenatori.
“Ogni strumento va utilizzato per onorare questo lavoro prezioso. I grandi risultati devono garantire un giusto riconoscimento a tutti i professionisti coinvolti.”
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Il Parlamento ungherese ha approvato una modifica alla legge sullo sport che consente anche agli allenatori non formalmente indicati dagli atleti di ricevere la pensione vitalizia olimpica, a condizione che abbiano lavorato con l’atleta per almeno un anno nel periodo di preparazione che ha portato ai Giochi. La decisione finale spetterà al Ministro della Difesa.
Questa misura si inserisce in un contesto più ampio: dal 2010 lo sport è stato dichiarato "settore strategico" dal governo ungherese. Da allora, il sostegno economico alle federazioni e agli allenatori di discipline olimpiche è aumentato in modo significativo. Dal settembre 2013, è attivo un programma statale di finanziamento per i tecnici più meritevoli, pensato per offrire stabilità economica e dignità professionale agli allenatori che ottengono risultati di livello internazionale.
La nuova norma "Legge milak", con effetto retroattivo, regola situazioni rimaste in sospeso, come quella dell’allenatore Balázs Virth, che ha seguito Kristóf Milák dal 2021 ma non è stato indicato dal nuotatore nei moduli ufficiali dopo le medaglie conquistate a Parigi 2024 (oro nei 100 farfalla e argento nei 200). Anche Zsolt Plagányi, primo allenatore di Milák, sarà riconosciuto. La legge è stata soprannominata dai media locali "legge Milák".
Un ruolo decisivo nella riforma è stato giocato dalla Federnuoto ungherese (MÚSZ). Il presidente Sándor Wladár ha dichiarato che “ogni strumento va utilizzato per onorare il lavoro degli allenatori” e ha ringraziato le istituzioni coinvolte. Ha ricordato l’intenso impegno quotidiano degli allenatori di nuoto d’élite, con sessioni di lavoro anche sei-sette ore al giorno, settimane in ritiro e grandi sacrifici familiari.
Il Segretario di Stato per lo Sport, Ádám Schmidt: "Una questione importante ha trovato soluzione. Il Parlamento ha approvato una modifica di legge che permette di riconoscere anche gli allenatori non indicati formalmente."
Il tecnico Balázs Virth "Ringrazio il Segretario di Stato e tutti coloro che ci hanno sostenuto in questa battaglia. È una grande notizia."
Il presidente della Federazione ungherese Sándor Wladár:"Sarebbe una falsificazione storica dire che non è stato Virth a preparare Milák per Parigi."
Con questa riforma, l’Ungheria conferma la sua volontà di riconoscere e valorizzare il lavoro nascosto ma determinante degli allenatori che stanno dietro ai grandi successi dello sport nazionale.
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