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Scienza e sport
Le date del XV Simposio Mondiale: "Biomechanics and Medicine in Swimming".
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Scienza e tecnologia in vasca all’ECSS 2025 di Rimini.
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Singapore. Intelligenza artificiale e droni al servizio degli allenatori
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In arrivo ECSS Rimini 2025. Workshop sul nuoto ed altro. Ultimi posti disponibili.
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Australia. Tecnologia, dati e visione. "La nostra corsa verso la luna"
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Scienza e sport
Rimini. European Congress of Sport Science (ECSS). Workshop sul nuoto.
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Svolto il Convegno del Centro Ricerche Mapei Sport. “Allenamento, Recupero e Performance: nuovi approcci metodologici”
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Collaborazione Federnuoto e Università di Bologna.
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Il modello sportivo multilaterale e constaint-led approach
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PROKE. L'app per rilevare le misure del corpo, anche da remoto.
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Swimming Australia. Training Insights: la nuova tecnologia in allenamento.
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PACE, il nuovo progetto di Franco Confalonieri nel ricordo di Stefano Nurra
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Nasce P.A.C.E. l’innovazione tecnologica al servizio del nuoto
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Rapporto Fondazione Aletheia: Cibo e Sport. Il 47,2% degli italiani fa attività fisica, ma solo l'8,5% mangia sano
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La ricerca scientifica negli anni ottanta ha dimostrato che lo stretching statico prima di una prestazione sportiva potesse ridurre la capacità di esprimere potenza. Ciò ha portato ad una considerazione negativa della pratica statica, promuovendo quella dinamica. Nel 2022?
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La ricerca scientifica negli anni ottanta ha dimostrato che lo stretching statico, prima di una prestazione sportiva, potesse ridurre la capacità di esprimere potenza. Ciò ha portato ad una considerazione negativa della pratica statica, promuovendo quella dinamica. La realtà è che lo stretching statico veniva oramai considerato quasi antico, e la mobilità dinamica, insieme al riscaldamento attivo, fossero il futuro.
Ovviamente la verità sta nel mezzo.
Da un lato, un riscaldamento attivo prima di un esercizio ad alta intensità è sicuramente il modo migliore per prevenire lesioni acute. Quindi, se si vuole preservare muscoli come gli hamstring e l'inguine, è necessario eseguire esercizi in dinamica prima di un allenamento, di una gara o di una sessione di sollevamento pesi.
Tuttavia, la mancanza di flessibilità sembra essere fattore causale in molte delle condizioni di infortunio che affliggono gli atleti di oggi. Problemi comuni come la sindrome femorale-rotulea, lombalgie e dolori alla cuffia dei rotatori, sembrano essere strettamente correlati a cambiamenti tissutali a lungo termine che non rispondono all'allungamento dinamico.
Gli atleti hanno bisogno di una combinazione di esercizi di riscaldamento attivo e stretching statico. Per molti allenatori, la soluzione è sempre stata quella di programmare il riscaldamento attivo prima dell'esercizio e lo stretching statico dopo. Per quanto risulti realistico, il processo è imperfetto. Lo stretching post-allenamento non sembra produrre guadagni di flessibilità. La soluzione potrebbe trovarsi nella sequenza proposta: stretching statico, dinamico e pratica sportiva.
Ecco la risposta degli esperti:
Michael Boyle: co-fondatore della MBSC, è stato Head Strength and Conditioning Coach presso la Boston University per 15 anni, consulente del programma di sviluppo della preparazione atletica per la squadra nazionale americana.
Il processo per i miei atleti ogni giorno è lo stesso. Foam roller per diminuire nodi e punti di innesco. Allungamento statico per lavorare sull'aumento della flessibilità. Seguito da un riscaldamento dinamico.
Peter Freisen: Strength Coach ed ex allenatore dei Carolina Hurricanes.
Risulta più pericoloso essere eccessivamente flessibili in un solo gruppo muscolare che essere teso in tutti. Non bisogna limitarsi ad effettuare solamente gli allungamenti che risultano più semplici, anzi, magari è necessario eliminare o abbreviare quelli in cui sei bravi e lavorare di più su quelli dove sei carenti.
References: