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Editoria
Secondo Swimming World la prestazione più sottovalutata del 2025 parla italiano.
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Italpress. "«La continuità deriva da un lavoro strutturato su più livelli e ormai iniziato oltre venti anni fa.»
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Il presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli, in un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa italpress, traccia un bilancio fortemente positivo del 2025, definendolo un’ulteriore stagione di altissimo profilo internazionale per l’intero movimento degli sport acquatici italiani.
«Il 2025 merita sicuramente un voto alto. È stata l’ennesima stagione internazionale estremamente positiva: lo dimostrano le medaglie conquistate in tutte le discipline e in tutte le categorie di età ... I risultati confermano la solidità dei progetti federali e del movimento, il grande lavoro degli atleti, degli allenatori e delle loro società, simbolo di un vero miracolo italiano.»
La continuità dei risultati nasce da un sistema costruito nel tempo, fondato sul ruolo centrale delle società, sulla formazione continua degli allenatori, sull’aumento dei praticanti e su una filiera che accompagna i talenti dalla base alle squadre nazionali.
«La continuità deriva da un lavoro strutturato su più livelli e ormai iniziato oltre venti anni fa ... Le società sono le colonne della Federazione, le artefici dei nostri successi grazie a dirigenti e allenatori tra i più competenti del mondo ... ... La base dei praticanti che continua ad aumentare ci consente di scoprire talenti, che vengono formati con abilità e accompagnati sino alle squadre nazionali.»
L’Italia dispone di un sistema che investe dalla base all’alto livello ... È così che giovani come Carlos D’Ambrosio e Sara Curtis riescono a emergere e a inserirsi tra i big.»
In questo contesto, figure di riferimento come Gregorio Paltrinieri, Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi e Simona Quadarella facilitano l’inserimento dei giovani, tra cui Carlos D’Ambrosio e Sara Curtis, ormai stabilmente nel panorama internazionale.
«Gli atleti più esperti facilitano l’integrazione dei giovani, mantenendo la leadership e fungendo da esempio ed emulazione.»
Barelli sottolinea anche la funzione sociale ed educativa del nuoto, ricordando che in un Paese con oltre 8.000 chilometri di coste imparare a nuotare è una necessità di sicurezza prima ancora che sportiva. Il sostegno delle istituzioni è stato determinante per aiutare le società a superare le difficoltà legate alla pandemia e all’aumento dei costi energetici.
«Viviamo in un Paese con 8.000 chilometri di coste e molteplici specchi d’acqua interni ... Imparare a nuotare è imprescindibile per vivere in sicurezza: saper nuotare salva la vita.»
In prospettiva, il 2026 sarà un anno chiave di consolidamento verso Los Angeles 2028, con una stagione ricca di appuntamenti internazionali che serviranno a rafforzare la densità tecnica delle squadre, inserire nuovi giovani e tutelare gli atleti più esperti, preparando il biennio decisivo che porterà ai Mondiali di Budapest e alle Olimpiadi.
«Il 2026 sarà un anno di ulteriore crescita ... L’Italia continuerà a essere protagonista e si farà trovare pronta per affrontare il biennio più difficile del quadriennio che ci guiderà alle Olimpiadi di Los Angeles.»
Segue il link all'articolo integrale.
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