1837: correva l’anno

gare di nuoto

Nei primi anni dell’800, in Inghilterra, la pratica del nuoto aveva spinto sempre più alla competizione. Si dice che la cosa fosse iniziata già nel 1791, ma la diffusione fu evidente col nascere di impianti natatori. Inizialmente si trattava di sfide tra nuotatori. Le mettevano in piedi soprattutto i giornali, gli stessi che avevano cominciato a diffondersi  proprio in quegli anni, e che erano diventati i veri nuclei della diffusione dello sport. Erano loro a far nascere gli eventi, gli eroi, le sfide e le imprese. Tra l’altro tenevano anche la memoria dei record, che erano di ogni tipo e su ogni distanza, pompando le notizie, con una retorica, che ai nostri orecchi, suonerebbe terrificante.

eventi

L’evento  sportivo suscitava grandi interessi nel pubblico, soprattutto quello londinese. In particolare metteva in moto la macchina delle scommesse. Tutti scommettevano: ricchi, poveri, borghesi, lavoratori. E scommettevano su tutto. Era questo il vero motore di ogni gara sportiva, anche nel nuoto.

padrini

La sfida natatoria veniva concordata tra i padrini dei concorrenti. Veri procuratori d’affari. Di solito erano giornalisti, gestori di bagni o nuotatori di una certa fama. Tutti cercavano un po’ di successo e di soldi per i propri campioni.

condizioni

Le condizioni della gara si concordavano tra gentiluomini. Si stabilivano luoghi, distanze, handicap, premi e anche le percentuali sulle scommesse, che naturalmente erano proporzionali alla fama dello sfidato e alle possibilità dello sfidante. Non si trattava, invece, sullo stile da usare. Era libero. Ma tutti usavano la rana. Questo avvenne normalmente, almeno fino al 1840, quando qualcuno si inventò la variabile sul fianco per nuotare più veloce.

Non tutti però erano veri gentiluomini e l’unica garanzia del rispetto di quanto detto, era la parola. E la parola, come si sa, può avere mille facce.

John Strachan

una società

Per questo nacque la prima società di nuoto. Per organizzare gare e garantire i partecipanti. Fu nel 1837. La società si chiamava National Swimming Society , ed era nata dall’intraprendenza di un borghese, il signor John Strachan, che oltre ad essere un ispirato nuotatore, faceva il commerciante di vini. Anche se il nome fa pensare a una federazione, la National Swimming Society era un club. Come club di nuoto aveva una caratteristica distintiva. I suoi membri non appartenevano alla categoria dei “Lifesaviors”, come quasi tutti i nuotatori di quel momento.

professionisti

Il centro d’interesse della NSS era quindi la competizione, e dato che allora gareggiavano solo i professionisti, Strachan si rivolse a loro. Con loro definì un calendario e  un quadro di riferimento, che in seguito fu usato anche per le gare dei dilettanti.

prima gara NSS

La prima competizione della nuova società si svolse nel 1838, ma già nell’anno precedente, Bell’s Life, uno dei giornali di cui si diceva prima, aveva annunciato una gara promossa da loro, che non andò a buon fine. Il 26 di agosto del 1838, invece, la cosa prese corpo. Dodici gentlemen si sfidarono alle Serpentine per ottenere i premi messi in palio dall’organizzazione.

premi

Sul piatto il presidente aveva messo una medaglia d’argento con effigie e una ghinea per il primo classificato, una medaglia di bronzo e mezza ghinea per il secondo e una medaglia di metallo per il terzo. I giornalisti parlarono di iniziativa di grande successo. Peccato che lo dicessero non per il valore delle prestazioni, ma pensando alla quantità di scommesse che videro fare quel giorno.

NSS

La gara si sarebbe ripetuta ogni anno. La regolarità dell’appuntamento fu la carta vincente per alimentare lo sviluppo successivo della società. Da quel momento la National Swimming Society cominciò a crescere, tanto da dover istituire comitati locali in tutto il paese. Fu così che la gara del 1839 ebbe partecipanti provenienti da diverse città.

campionati regionali

Negli anni successivi, il continuo aumento delle richieste di partecipazione, rese necessario organizzare l’accesso alla gara di Londra attraverso turni eliminatori, da svolgersi in luoghi decentrati. In queste gare non solo si stabilivano i dodici che avrebbero partecipato alla finale, ma si assegnavano anche i titoli di “campione della citta“, da dare insieme alla medaglia d’argento che la società madre faceva arrivare direttamente da Londra. La finale metteva invece in palio una medaglia d’oro e venti ghinee. Ma i soldi  andavano solo all’atleta che vinceva la gara per quattro volte. Così la NSS si assicurava la partecipazione dei più forti e gli scommettitori avevano di che divertirsi.

Hounslow

Il primo campione multiplo di Londra si chiamava Hounslow. Con lui cominciò anche l’abitudine di cronometrare i tempi impiegati. Così s’inaugurava la possibilità del confronto a distanza, cosa che aggiungeva benzina allo “spirito sportivo“, ma creava anche nuove ansie ai poveri nuotatori. Hounslow  impiegò 7 minuti e 9 secondi a compiere la sua impresa da 400 iarde.

apice e decadenza

L’aumento delle sfide, degli spettacoli natatori e delle gare locali aumentò esponenzialmente l’importanza della cosa per la città. Molte gare cominciarono a essere organizzate in piscina, dato che essendo eventi commerciali, assicurava l’accesso ai soli paganti. Inoltre la piscina riduceva l’influenza di fattori esterni,  rendeva uniforme lo spazio e univoche le distanze.

La riuscita di queste gare portò la NSS all’apice del suo successo, ma la fragilità dell’amministrazione e l’aumento dei costi  non ressero a questo sviluppo, condannandola al fallimento. La sua fine avvenne intorno agli anni ’50, proprio quando durante le gare iniziarono a verificarsi le stranezze di alcuni nuotatori che si riconoscevano col nome di “Amateurs”. Una di queste era riconsegnare agli organizzatori alla fine della gara, i premi vinti.

 

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