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Alick Wicham, l’australiano a sei battute.

Gli americani erano quelli che nuotavano a sei battute. Gli australiani a due. Due scuole, due religioni.

Gli americani erano quelli che nuotavano a sei battute. Gli australiani a due. Due scuole, due religioni. Peccato che Alick Wicham, l’ispiratore del crawl australiano, un campione splendido e spesso dimenticato, ammirato e copiato anche da Dick Cavill e Cecil Healy, fosse un esempio lampante della gambata continua.

1898

Quando George Farmer, l’allenatore di Fredrick Lane, lo vide nuotare a Bronte Beach a dodici anni e pronunciò la famosa frase “Just look how that kid crawl over the water!”, le sue gambe battevano come quelle dei suoi antenati, facendo una schiuma continua e intensa. Charlie Bell, un nuotatore che gareggiava con lui, lasciò questa testimonianza: "... nuotava con la testa abbastanza alta, girandola rapidamente da un lato all'altro respirando ad ogni bracciata, la sua testa lanosa apparentemente non si bagnava. L'ingresso delle braccia era corto e verso la linea centrale del corpo, con il i gomiti ben piegati. L'azione del braccio era molto rapida e breve. Ogni bracciata eseguiva un'azione simmetrica, con la testa che girava da un lato all'altro come se respirasse da ogni lato, anche se lo faceva da un lato solo. Ciò che vide Farmer in quel ragazzino non era solo lo stile, ma il talento. Così appena fu possibile, lo prese nella sua squadra, l’East Sydney Swimming Club e ne fece un nuotatore di classe. 

Alick Wickham

Alick Wickham era arrivato in Australia a sette anni, per studiare. Era nato il primo giugno del 1886 a Gizo, la capitale della Nuova Georgia, la maggiore delle isole Salomone. Il padre, Frank Wickham, era un commerciante inglese, finito in quelle isole a causa di un naufragio. La fortuna lo aveva aiutato. Grazie alla protezione del capitano Alexander Ferguson, il suo salvatore e grazie ai rapporti che aveva costruito coi missionari metodisti, aveva messo in piedi un sistema di scambi assai redditizi nella laguna di Roviana. Così era diventato un commerciante e un possidente prospero e influente. Possedeva diverse navi a vela e aveva terre. Sposato tre volte, ebbe sei figli. Una delle mogli era nativa delle isole. Si chiamava Pinge Naru. Da lei ebbe Alick, che ne ereditò la carnagione cioccolato e l’abilità nel nuoto. 

Crawling 

L’affinità di Alick con l’acqua, lo faceva stare a lungo a giocare nell’oceano. Così fu notato e invitato alla famosa gara ad handicap da 66 iarde che si svolse a Sidney in quel 1898, dove fu ammirato dai migliori nuotatori dell’epoca. Il suo stile aveva già un nome. Nelle isole dove aveva vissuto era il Tuppa-tap-pala. Così racconta Healy quando espone le sue idee sul crawl in uno dei suoi articoli di divulgazione. Alick lo usò anche quando fece il record mondiale delle cinquanta iarde di 24 secondi nel 1904, il suo colpo da maestro come nuotatore. Fu un tempo che restò imbattuto per undici anni, anche se non fu mai ufficializzato. Anche per questo Wicham, come nuotatore, restò sempre nell’ombra. Eppure fu un vero fuoriclasse. Primeggiò nei tuffi, nella pallanuoto, nel surf e fu anche un pioniere della pesca subacquea. Il suo più grande successo fu un tuffo, una prodezza da 62 metri eseguita nel fiume Yarra, a Melbourne. Era il 1918 e l’occasione fu un carnevale patriottico organizzato per finanziare l’esercito australiano in guerra in Europa. Fu un salto eccezionale, all’epoca record del mondo d’altezza. Anche il pubblico fu eccezionale, settantamila spettatori che rimasero a guardarlo col fiato sospeso. 

Un motore fuoribordo

Alick Wickham, come lo ricordo io” scriveva Bill Hill a Forbes Carlile nel febbraio del 1954 “faceva un leggero rollio e nuotava in due tempi, con l'azione della testa più alta e una respirazione più regolare (di Dick Cavill)”. Però “Consumava le sue forze rapidamente e raramente nuotava le cento iarde senza cedere nelle fasi finali”. Fred Gillis, invece, il suo mentore, quello che lo aveva accolto al suo arrivo a Sidney, seppur "non contasse mai i battiti delle gambe di Alick”, diceva che “erano molto veloci". Les Bond, un altro nuotatore che lo conosceva bene, era certo che nuotasse con "almeno quattro colpi", mentre Arthur Freeman, un dirigente federale, che lo vedeva spesso a Bronte, stigmatizzava le sue gambe in questo modo: "Era un nuotatore a sei battute che ricordava un motore fuoribordo".

Epilogo

Nella sua epoca Wickham fu conosciuto più come una presenza "esotica" che come un top swimmer. Questo fatto, però, faceva gioco nelle dimostrazioni di abilità acquatiche in cui si esibiva. Spesso fu nominato come principe straniero, il principe Wickyama. Quando fu troppo vecchio per il nuoto competitivo, fece altri mestieri, tra cui l’autista di taxi. Dopo la morte del padre, alla fine degli anni venti, tornò alle sue origini e visse la sua vita da isolano. Morì nella capitale Gizo nel 1967 e fu sepolto nel vecchio cimitero coloniale di Honiar.

 

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