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Amarcord
1910: un campionato nazionale sui 200 misti
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1909: Uno strano Campionato del mondo sulla Senna
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Arriva il “Duca” e salva l’american crawl
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1908: una federazione mondiale per gli Amateur
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Daniels e il “Six Beat American Crawl”
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1907: anche in Spagna un campionato di nuoto.
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La tristezza degli Enhanced Games
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Gus Sundstrom e lo Swordfish Glide
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1906: una federazione anche per la Svizzera
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Frank Sullivan e il “Trudgen Crawl” alla Chicago.
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1905: un ungherese a Londra
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Trudgen punto due
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Trudgen
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1904: gare artistiche ai Campionati Italiani
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Nonostante il fallimento dei primi tentativi di organizzarsi, i dilettanti non rinunciarono alle loro prospettive. Il
7 Gennaio 1869
tennero una sorta di congresso al
King's Cross
di Londra, il collegio tedesco. In quest'occasione si federarono per diffondere meglio i loro principi, facendo nascere la
Metropolitan Swimming Association
, la prima federazione tra società dilettantistiche di nuoto. A presiedere l'incontro fu
Ernst Georg Ravenstein,
un personaggio davvero particolare .
Ravenstein (1834/1913) era un tedesco, nato a Francoforte, che faceva il cartografo. Figlio di cartografi, era particolarmente esperto in storia della geografia. Diventato cittadino inglese per le sue competenze, da anni serviva nel dipartimento della guerra di sua maestà in qualità di topografo. Amava la ginnastica come ogni tedesco che si rispetti, tanto da aver fondato a Londra, nel 1861, la German Gymnastics Society . L'associazione diffondeva l'ideale mitteleuropeo della ginnastica educativa e partecipò alla creazione di un ginnasio tedesco, quello appunto dove si sarebbe svolto il fatidico incontro. La società era stata decisamente efficace se è vero che nel 1866 contava più di mille appartenenti, provenienti da una trentina di nazionalità diverse. Tra le altre cose Ravenstein era stato fondatore della National Olympian Association , l'associazione che aveva promosso nel paese una serie di eventi sportivi ispirati agli antichi Giochi Olimpici.
La Metropolitan Swimming Association era sorta soprattutto per stabilire regole comuni e garantire in un certo modo lo status di dilettante. Quello che mancava fino allora, infatti, era soprattutto un sistema di controlli in grado di sanzionare chi non rispettava le regole o infrangeva il fair play. Si trattava anche di distinguere finalmente, nella forma e nella sostanza, i nuotatori dilettanti dai professionisti. Lo statuto, però, prevedeva ancora la possibilità per gli atleti delle due categorie di gareggiare insieme, a patto che ogni somma o premio acquisito dai dilettanti, fosse devoluto al club di appartenenza.
Successivamente un certo W. W. Ramsdene , sostenuto da Tom Morris , un nuotatore del National Club, si spese affinché tutte le società di Londra si associassero in una federazione più inclusiva, che garantisse maggiormente una promozione significativa del nuoto e del dilettantismo. La proposta comprendeva la formazione di un Comitato con il compito di formulare il famoso codice di regole da tutti così atteso. Così l'11 febbraio di quello stesso anno l'MSA divenne A ssociated Metropolitan Swimming Clubs (AMSC), associazione che operò solamente nell'ambito della città di Londra.
Le regole dell'AMSC definivano con questa formula chi fosse il non dilettante:
Dopo la nascita del nuovo organismo fu decisa l'istituzione di un Campionato per Amateur sulla distanza del miglio, da svolgersi ogni anno. Si scelse come luogo il Tamigi, nel suo tratto da Putney a Hammersm ith . Per le spese si fecero garanti i club Alliance, North London, Serpentine, National, West London e St.Pancras, insieme ad alcuni nuotatori che parteciparono alla cosa in forma di privati.
A vincere la prima edizione del miglio, il 21 Agosto di quell'anno, fu proprio Tom Morris, quello che aveva voluto fortemente la nascita della nuova federazione. Con uno stile non bello, ma efficace , arrivò primo, nuotando la distanza in 27’ e 18”, toccando davanti a Parker e Cole , due nuotatori dal valore consolidato. La vittoria gli garantì come premio una Coppa d’argento del valore di 30 ghinee. Forse fu quella volta, o forse una volta successiva, ma anche lui, ad un certo punto, decise di non restituire più i frutti delle sue vittorie. Così, dopo poco tempo, lo ritroviamo sulla sponda opposta, membro significativo dell'"odiatissima" categoria dei professionisti.
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